Scusate se mi allego al post ora, non vorrei aprirne uno nuovo per il medesimo argomento.
Mi trovo nella medesima situazione, ovvero devo portare il progetto di una pedana di sollevamento per un esame universitario (nello specifico Costruzione di macchine).
Volevo chiedere aiuto riguardo al problema cinematico relativo a questo progetto.
Nello specifico io ho 3 aste, 3 cerniere, 1 pendolo e 1 carrello, quindi [3 x 3 - 3 x 2 - 2 x 1] ed ho un grado di libertà.
-Primo quesito. Più che altro una curiosità, ma una cerniera interna non scompone un tronco in due tronchi diversi, quindi nello specifico se mettessi una cerniera interna li non avrei più due aste ma quattro

(Scusate, lo so che è una boiata, volevo solo sapere a livello pratico come sarebbe meglio definire quella cerniera interna, per esempio se qualche tempo fa all'esame di scienze delle costruzioni avessi detto carrello interno al posto di pendolo mi avrebbero direttamente spedito a casa, non so se anche a questo esame è così ma non vorrei rischiare)
-Secondo quesito. A livello di schema cinematico si deve riportare il cilindro? Ovviamente a me verrebbe da dire assolutamente no, però mi sono posto questo quesito. Il sistema ha un grado di libertà e quindi ovviamente non posso applicare le equazioni della statica per valutare le forze; per far si che sia isostatico serve quindi come minimo un altro vincolo.
Avevo pensato che questo vincolo potesse essere il cilindro in questione.
Ovvero le due aste oltre ad essere collegate dalla cerniera centrale, fossero collegate anche dal cilindro che lo renda isostatico se fermo e labile se mosso.
E' un errore questa considerazione, e se no come posso riportarla?
Io avevo pensato al cilindro come un pendolo interno, ma poi il sistema non sarebbe più labile
Sicuramente ho scritto molto confusamente e chissà quali errori ho fatto, ma spero di essermi fatto capire.
Grazie a tutti quelli che interverranno nella discussione. :smile: