Giusto per contestualizzare la questione con i numeri, se vogliamo ottenere una "complanarità" tra le due superfici rosse del primo post di ±0,015 dovremo definire una
planarità sulla singola faccia di ±0,005 e un
parallelismo tra le due superfici di ±0,005.
Immaginando che una superficie sarà storta di +0,005 e l'altra -0,005 e che non siano parallele di 0,005 avremo uno scostamento massimo estremo di 0,015.
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Haimè il simbolo "complanare" non esiste nelle GPS.
ISO 8015 indica che anche se mettessimo il "planare" su più superfici, si indica che la planarità è riferita separatamente (spiegato nella ISO 1101:2017.... perché ovviamente lascia il dubbio). Se si mettesse SZ enfatizzeremo "separate zone".
Un po' più incasinato è il CZ che indica concatenate zone. Questa caratteristica permette in modo non indipendente di raggruppare delle superfici e definire la GPS.
Probabilmente dovrebbe permettere con un solo
planare di definire che tutte le superfici legate da
CZ siano da cima a fondo piane pari alla tolleranza.
Ma è un concetto nuovo e non chiaro.
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Questo grazie alla ISO 5458 del 2018 che permette di raggruppare "cose" anche contro norme precedenti.
Quindi il vero problema è: se noi che progettiamo e disegnamo non siamo aggiornati agli ultimi standard, come potremo pretendere che in officina capiscano cosa fare?
Io continuerei con le due indicazioni separate (parallelo e planare) o addirittura alla nota scritta per esteso a prova di stupido.
Con tutti questi nuovi standard non si riescono più a leggere i disegni.