ilfrau
Utente Junior
- Professione: Progettista macchine automatiche
- Software: Pro/E, Pro/mechanica, Creo, Mathcad, MoveIt
- Regione: Emilia Romagna
Salve a tutti
volevo domandare come affrontare il seguente problema:
Premetto di avere studiato la fatica sullo Shigley: Progetto e costruzione di macchine, e sul libro vengono presi in considerazione i seguenti aspetti:
Sul libro non viene però affrontata la questione che "fonde" le due precedenti.
Come fare quindi?
La regola di Miner prevede di andare a calcolare quanti cicli può sopportare il materiale sottoposto ad una certa tensione σ[SUB]1[/SUB]; poi si calcola la differenza con i cicli realmente fatti (o che si progetta di fare) e si usa tale dato per verificare con una σ[SUB]2[/SUB], ecc...
Ma io posso fare così anche se la natura di σ[SUB]1[/SUB] e σ[SUB]2[/SUB] è differente?
Es: ho 3000 cicli di momento flettente e successivamente 2000 cicli di trazione?
E se io avessi 3000 cicli di momento torcente+flettente ad una certa intensità e successivamente 2000 cicli ad un'intensità differente?
Devo considerali volte per volta separati, oppure considerare una tensione ideale per ciascun ciclo?
Grazie
Saluti
volevo domandare come affrontare il seguente problema:
analizzare la vita a fatica di un punto critico di "un componente meccanico" sollecitato da due o più sforzi (es: flesso-torsione) agenti con cicli differenti
Premetto di avere studiato la fatica sullo Shigley: Progetto e costruzione di macchine, e sul libro vengono presi in considerazione i seguenti aspetti:
- Combinazione dei modi di carico: vengono applicati contemporaneamente diversi tipi di carico, avendo così l'effetto combinato di differenti sforzi tensionali;
Si utilizza un metodo energetico, combinando con la formula di Von Mises dell'energia di distorsione, le varie σ e τ delle parti alterne e medie.
Il metodo si dirama qui ulteriormente:
- utilizzare ciascuna delle due tensioni "equivalenti" ricavate nei metodi di rottura a fatica secondo Goodman, Gerber, ASME, ecc...ottenendo un coefficiente di sicurezza a fatica
- combinare i due valori per ottenere una σ'[SUB]max[/SUB] per la verifica a snervamento al primo ciclo
- Fatica per danno cumulativo: non si ha più un'unica periodicità nell'applicazione del carico, ma si hanno diversi cicli di carico.
Si utilizza in tal caso la Regola di Palmgreen-Miner.
Sul libro non viene però affrontata la questione che "fonde" le due precedenti.
Come fare quindi?
La regola di Miner prevede di andare a calcolare quanti cicli può sopportare il materiale sottoposto ad una certa tensione σ[SUB]1[/SUB]; poi si calcola la differenza con i cicli realmente fatti (o che si progetta di fare) e si usa tale dato per verificare con una σ[SUB]2[/SUB], ecc...
Ma io posso fare così anche se la natura di σ[SUB]1[/SUB] e σ[SUB]2[/SUB] è differente?
Es: ho 3000 cicli di momento flettente e successivamente 2000 cicli di trazione?
E se io avessi 3000 cicli di momento torcente+flettente ad una certa intensità e successivamente 2000 cicli ad un'intensità differente?
Devo considerali volte per volta separati, oppure considerare una tensione ideale per ciascun ciclo?
Grazie
Saluti