- Professione: Progettazione caotica e notturna
- Software: Inventor 2023 - Autocad ( read only ) - Rhino un pochino
- Regione: Piemonte,Torino
Buongiorno (buonasera) a tutti.
Mi sono vinto, senza volerlo, un gran bel problema.
Un mio cliente vorrebbe automatizzare un'operazione manuale che vado a spiegare.
L'operaio ha in mano un cavetto in filo inox diam. 1mm, lunghezza 600mm.
Le estremità sono piegate a cappio ( vedere foto ).
Attualmente una delle due estremità è dotata di un anello a spirale tipo portachiavi e, con questo, si chiude il cavetto dopo averlo riempito di anelli metallici ( armature delle guarnizioni tipo Gaco ).
Tutto questo a mano.
Queste collane hawaiane passano in un buratto per il successivo trattamento, il cavetto viene aperto, a mano, e recuperato per un altro giro ( stiamo parlando di qualche decina di migliaia di cavetti ).
Ho fatto preparare una serie di mollette che hanno fatto il loro dovere per quanto riguarda l'aggancio "automatico".
Tralasciamo il meccanismo ipotizzato per fare questa operazione in quanto la molletta stessa è risultata non idonea per la successiva operazione ( viaggio nel buratto )
In una simulazione dello strapazzo da buratto, gli anelli si sono impigliati nella molletta e la mia autostima e finita sotto la suola delle scarpe.
L'unica possibilità che intravedo è quella di unire i due cappi con una molla elicoidale di 2 o 3 spire generata al momento con un attrezzo tipo quelli che si usano per legare i tondini di armatura, meno grezzo, più meccanico.
L'apertura di questa legatura, per il momento, la tralascio, a costo di intervenire con cesoie e buttare l'anello-molla.
Mi piacerebbe trovare un sistema collaudato, almeno per quello che riguarda il principio per poi adattarlo alla vera situazione.
Ci sono sistemi manuali, elettrici o pneumatici che fanno una cosa simile per velocizzare la legatura dei tralci nelle vigne, si avvicinano a quello che sto immaginando ma non sono ancora l'ottimo, in quanto lasciano esposti punti di appiglio, cosa che rappresenta il vero problema della legatura.
Col mio cliente siamo anche disposti a valutare un sistema fatto e finito, fornito da qualche specialista in materia.
Fine del temino.
Mi raccomando, che non diventi un'ossessione ma il confronto aiuta sempre.
Ciao ciao.
Mi sono vinto, senza volerlo, un gran bel problema.
Un mio cliente vorrebbe automatizzare un'operazione manuale che vado a spiegare.
L'operaio ha in mano un cavetto in filo inox diam. 1mm, lunghezza 600mm.
Le estremità sono piegate a cappio ( vedere foto ).

Attualmente una delle due estremità è dotata di un anello a spirale tipo portachiavi e, con questo, si chiude il cavetto dopo averlo riempito di anelli metallici ( armature delle guarnizioni tipo Gaco ).
Tutto questo a mano.
Queste collane hawaiane passano in un buratto per il successivo trattamento, il cavetto viene aperto, a mano, e recuperato per un altro giro ( stiamo parlando di qualche decina di migliaia di cavetti ).
Ho fatto preparare una serie di mollette che hanno fatto il loro dovere per quanto riguarda l'aggancio "automatico".
Tralasciamo il meccanismo ipotizzato per fare questa operazione in quanto la molletta stessa è risultata non idonea per la successiva operazione ( viaggio nel buratto )

In una simulazione dello strapazzo da buratto, gli anelli si sono impigliati nella molletta e la mia autostima e finita sotto la suola delle scarpe.
L'unica possibilità che intravedo è quella di unire i due cappi con una molla elicoidale di 2 o 3 spire generata al momento con un attrezzo tipo quelli che si usano per legare i tondini di armatura, meno grezzo, più meccanico.

L'apertura di questa legatura, per il momento, la tralascio, a costo di intervenire con cesoie e buttare l'anello-molla.
Mi piacerebbe trovare un sistema collaudato, almeno per quello che riguarda il principio per poi adattarlo alla vera situazione.
Ci sono sistemi manuali, elettrici o pneumatici che fanno una cosa simile per velocizzare la legatura dei tralci nelle vigne, si avvicinano a quello che sto immaginando ma non sono ancora l'ottimo, in quanto lasciano esposti punti di appiglio, cosa che rappresenta il vero problema della legatura.
Col mio cliente siamo anche disposti a valutare un sistema fatto e finito, fornito da qualche specialista in materia.
Fine del temino.
Mi raccomando, che non diventi un'ossessione ma il confronto aiuta sempre.
Ciao ciao.