Impianti fotovoltaici nuove disposizioni

lattu

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Buongiorno a tutti,
il decreto legge nr 17 del 2022 e successive conversioni, ha apportato diverse modifiche in ambito del fotovoltaico ma non trovo un tecnico aggiornato su questo aspetto.
per me il testo sulla gazzetta ufficiale è incomprensibile, mi interesserebbe soltanto la parte che riguarda gli impianti fotovoltaici domestici, se ci sono cenni all'installazione in centro storico e come si sono semplificate le procedure di autorizzazione.
grazie a chi saprà aiutarmi
 

TETRASTORE

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E' una materia, con i relativi aggiornamenti, che ogni buon geometra dovrebbe conoscere; io sette anni fa, per l'installazione del fotovoltaico sul tetto, mi sono rivolto ad uno di essi per tutta la parte di permessi ed autorizzazioni compresa quella paesaggistica, indispensabile in quanto la mia abitazione è ubicata all'interno di un parco regionale.

Prima del recente decreto che hai citato, era necessario richiedere autorizzazioni e permessi (per es. SCIA) al Comune dov'è ubicato l'immobile, oltre a sottostare a limitazioni quali pannelli con lo stesso orientamento ed inclinazione della falda del tetto e non eccedenti l'ingombro della stessa, ecc.
Ora, con il recente Decreto Energia, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto degli edifici diventa intervento di manutenzione ordinaria eliminando una serie di disposizioni sulle modalità di installazione, senza più necessità di autorizzazioni o permessi.
Per realizzare i nuovi impianti si utilizza il modello unico semplificato per via telematica.
Per l'installazione del fotovoltaico in centro storico o luoghi di interesse paesaggistico (per esempio parchi, borghi, ecc.) restano in essere le limitazioni in ambito paesaggistico, per cui un tecnico abilitato (geometra) dovrà fornire tutta la documentazione (progetto, planimetrie, immagini, ecc.) da inviare alla soprintendenza locale per ottenere la necessaria autorizzazione.

Nell'immagine allegata ho riportato la differenza di installazione nei due casi possibili:
A) impianto fotovoltaico in area non soggetta a vincoli (possibilità di applicazione di un unico inverter che comanda tutti i pannelli oppure di mini inverter per ogni pannello).
B) impianto fotovoltaico in area soggetta a vincoli paesaggistici (possibile solo inverter unico perchè i mini inverter applicati al di sotto dei pannelli aumentano l'ingombro in altezza il quale rischia di superare l'ingombro massimo delle tegole ed in questo ambito generalmente non è ammesso).
 

Allegati

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lattu

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Regione: Lombardia - BG
Scusa per l'attesa ma avevo bisogno di leggere con calma.
Grazie mille, sei stato molto chiaro.
Mi pare di capire che sei sul pezzo, di cosa ti occupi?
 

TETRASTORE

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Mi occupo di tutt'altro (configuratori di prodotto ed altro), ma è un'esperienza che ho vissuto sulla mia pelle e che sto studiando per implementare varie soluzioni alternative al fine di raggiungere la maggiore autonomia possibile dal punto di vista energetico.
 

PIETRO2002

Utente Junior
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Mi occupo di tutt'altro (configuratori di prodotto ed altro), ma è un'esperienza che ho vissuto sulla mia pelle e che sto studiando per implementare varie soluzioni alternative al fine di raggiungere la maggiore autonomia possibile dal punto di vista energetico.
Se hai spazio e possibilita', pannelli solari , batterie di accumulo ed una seria pompa di calore e puoi dare un ciaone al gas di Putin! :)
 

TETRASTORE

Utente Senior
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Purtroppo non ci siamo ancora: i pannelli fotovoltaici d'Inverno producono molto meno energia soprattutto se staziona la neve (15 cm sui pannelli possono persistere anche 15-20 giorni con conseguente produzione nulla) inoltre i pannelli sul tetto ad inclinazione ed orientamento fissi hanno solo poche ore al giorno (3-4) di massima produzione.
L'utilizzo delle pompe di calore (una per il riscaldamento ed una per l'acqua calda sanitaria) è consigliato spesso come la soluzione migliore per un sensibile risparmio energetico, però è necessario considerare che il loro utilizzo richiede un potenziamento dell'impianto elettrico per cui non sono più sufficienti i 3 Kw di fotovoltaico installato sul tetto ma è necessario come minimo raddoppiarlo, di conseguenza occorre anche il relativo sistema di accumulo (batterie al litio) da 7-10 Kw per avere un'autonomia di sole 15-20 ore (due giorni o più di maltempo ti impongono di ricorrere alla rete).
Il consumo medio indicativo dichiarato dai produttori per una pompa di calore per riscaldamento (o raffrescamento), si attesta sui 1200 - 1400 Kw /anno ma è necessario tenere conto della differenza di temperatura ambientale fra varie zone geografiche; nel mio caso essendo in una località montana con temperature più basse, il consumo sarebbe sensibilmente superiore, pertanto solo con i pannelli fotovoltaici potrei coprire indicativamente il 50/60% del fabbisogno energetico annuo.
Avendo attualmente il riscaldamento con camino a legna (combustibile inquinante che comunque dovrà essere abbandonato, anche se per ora nei comuni montani è ammesso) il riscaldamento a gas l'ho disattivato completamente, per cui l'acqua calda la ottengo da un boiler elettrico da 50 L a basso consumo e ben coibentato che, alimentato dal fotovoltaico di giorno, mantiene una temperatura gradevole dell'acqua per oltre 20 ore. In un prossimo futuro ho in previsione un impianto ad isola orientabile da 6 Kw con accumulo, pannelli solari (per l'acqua calda) ed il surplus necessario di energia elettrica dovrò comunque prelevarlo dalla rete perchè i sistemi di accumulo sono ancora molto limitati come capacità.
Per il momento non parliamo di auto elettriche dove la più piccola necessita di 20-24 Kw per cui occorrerebbe un impianto FV da almeno 6 Kw per caricarla; il problema è che dovresti caricarla di giorno proprio quando dovresti usarla.
In definitiva temo che sicuramente daremo un addio a Putin, ma per ancora molto tempo dipenderemo dai combustibili fossili per produrre l'energia elettrica il cui consumo sta aumentando e le fonti rinnovabili per ora non sono sufficienti.
 

PIETRO2002

Utente Junior
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Purtroppo non ci siamo ancora: i pannelli fotovoltaici d'Inverno producono molto meno energia soprattutto se staziona la neve (15 cm sui pannelli possono persistere anche 15-20 giorni con conseguente produzione nulla) inoltre i pannelli sul tetto ad inclinazione ed orientamento fissi hanno solo poche ore al giorno (3-4) di massima produzione.
L'utilizzo delle pompe di calore (una per il riscaldamento ed una per l'acqua calda sanitaria) è consigliato spesso come la soluzione migliore per un sensibile risparmio energetico, però è necessario considerare che il loro utilizzo richiede un potenziamento dell'impianto elettrico per cui non sono più sufficienti i 3 Kw di fotovoltaico installato sul tetto ma è necessario come minimo raddoppiarlo, di conseguenza occorre anche il relativo sistema di accumulo (batterie al litio) da 7-10 Kw per avere un'autonomia di sole 15-20 ore (due giorni o più di maltempo ti impongono di ricorrere alla rete).
Il consumo medio indicativo dichiarato dai produttori per una pompa di calore per riscaldamento (o raffrescamento), si attesta sui 1200 - 1400 Kw /anno ma è necessario tenere conto della differenza di temperatura ambientale fra varie zone geografiche; nel mio caso essendo in una località montana con temperature più basse, il consumo sarebbe sensibilmente superiore, pertanto solo con i pannelli fotovoltaici potrei coprire indicativamente il 50/60% del fabbisogno energetico annuo.
Avendo attualmente il riscaldamento con camino a legna (combustibile inquinante che comunque dovrà essere abbandonato, anche se per ora nei comuni montani è ammesso) il riscaldamento a gas l'ho disattivato completamente, per cui l'acqua calda la ottengo da un boiler elettrico da 50 L a basso consumo e ben coibentato che, alimentato dal fotovoltaico di giorno, mantiene una temperatura gradevole dell'acqua per oltre 20 ore. In un prossimo futuro ho in previsione un impianto ad isola orientabile da 6 Kw con accumulo, pannelli solari (per l'acqua calda) ed il surplus necessario di energia elettrica dovrò comunque prelevarlo dalla rete perchè i sistemi di accumulo sono ancora molto limitati come capacità.
Per il momento non parliamo di auto elettriche dove la più piccola necessita di 20-24 Kw per cui occorrerebbe un impianto FV da almeno 6 Kw per caricarla; il problema è che dovresti caricarla di giorno proprio quando dovresti usarla.
In definitiva temo che sicuramente daremo un addio a Putin, ma per ancora molto tempo dipenderemo dai combustibili fossili per produrre l'energia elettrica il cui consumo sta aumentando e le fonti rinnovabili per ora non sono sufficienti.
Perfettamente d'accordo su quanto hai scritto, avendo gia' eliminato il gas perche' fai ricorso alla legna. Logicamente per avere efficienza con pompa di calore e' utile avere una casa coibentata, un impianto a pavimento che lavori a basse temperature. Una buon impianto con pompa di calore, se ben dimensionato, serve sia per il riscaldamento che per l'acqua sanitaria.
 

TETRASTORE

Utente Senior
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Per quanto concerne la coibentazione oggi non ci sono problemi in quanto esistono soluzioni che con pochi centimetri di spessore consentono risultati pari ai blocchi isolanti per il cappotto da oltre 10 cm. Le mie perplessità sono sul riscaldamento a pavimento per il quale, in un immobile esistente, sono necessari interventi secondo me devastanti, basti pensare al massetto che può aumentare il livello del pavimento anche di oltre 5 cm con tutto ciò che ne consegue sugli infissi (es. porte), inoltre il rischio di un eventuale problema alla linea dell'acqua richiederebbe costi sensibili per la ricerca del guasto e la successiva demolizione e ricostruzione di parte del pavimento, a parte la necessità di mantenere una scorta importante di piastrelle per questa eventualità. Ovviamente, per impianti ai piani superiori è necessaria anche una verifica statica per il maggior peso aggiuntivo determinato dal massetto in cemento; in definitiva sono molto dubbioso su questa soluzione, purtroppo la pompa di calore è strettamente connessa ad essa e non so quanto sia percorribile questa strada.
 

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
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Per quanto concerne la coibentazione oggi non ci sono problemi in quanto esistono soluzioni che con pochi centimetri di spessore consentono risultati pari ai blocchi isolanti per il cappotto da oltre 10 cm. Le mie perplessità sono sul riscaldamento a pavimento per il quale, in un immobile esistente, sono necessari interventi secondo me devastanti, basti pensare al massetto che può aumentare il livello del pavimento anche di oltre 5 cm con tutto ciò che ne consegue sugli infissi (es. porte), inoltre il rischio di un eventuale problema alla linea dell'acqua richiederebbe costi sensibili per la ricerca del guasto e la successiva demolizione e ricostruzione di parte del pavimento, a parte la necessità di mantenere una scorta importante di piastrelle per questa eventualità. Ovviamente, per impianti ai piani superiori è necessaria anche una verifica statica per il maggior peso aggiuntivo determinato dal massetto in cemento; in definitiva sono molto dubbioso su questa soluzione, purtroppo la pompa di calore è strettamente connessa ad essa e non so quanto sia percorribile questa strada.
Si, sarebbe un intervento molto pesante e forse non fattibile. Ma, documentandomi un poco, esistono dei termosifoni che hanno ottimi rendimenti anche con temperatura di mandata di 50 ° C, le pompe di calore professionali hanno un buon COP anche a questa temperatura, logicamente il massimo rendimento lo si ha sui 35 / 40 ° C, ma se riesci ad avere un impianto fotovoltaico di 9 KW, 6 KW per il riscaldamento e 3 KW per le utenze la cosa puo' funzionare.
Logicamente, non conoscendo la metratura e la posizione della tua casa, sono calcoli buttati li.
6 KW elettrici con un COP= 3 danno in teoria 18 KW termici.
 

TETRASTORE

Utente Senior
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Escludendo i termosifoni i quali creano un'area calda localizzata, sto valutando anche il riscaldamento ad aria calda sempre utilizzando la pompa di calore; ho visto un'applicazione in una casa di 180 mq (nel mio caso 90 mq) dove ho riscontrato una temperatura molto confortevole, purtroppo il sistema è alimentato a gas. Io opterei per l'elettrico FV che alimenta la pompa di calore integrando, quando necessario (ore serali e in caso di maltempo), con il prelievo dalla rete. Questo mi richiede un potenziamento del fotovoltaico che sto analizzando, però questa soluzione la vedo facilmente realizzabile e con costi di installazione inferiori rispetto a quella del riscaldamento a pavimento con conseguente coibentazione.
L'impianto FV lo posso installare su un terreno in posizione dominante che riceve luce dal mattino all'alba fino alle 16.00 circa (in Inverno), si tratta di valutare la potenza da installare (9 Kw è un'ipotesi realistica) e che vantaggio avrei rendendo i pannelli orientabili rispetto a quelli fissi.
 

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
Software: INVENTOR
Regione: LOMBARDIA
Escludendo i termosifoni i quali creano un'area calda localizzata, sto valutando anche il riscaldamento ad aria calda sempre utilizzando la pompa di calore; ho visto un'applicazione in una casa di 180 mq (nel mio caso 90 mq) dove ho riscontrato una temperatura molto confortevole, purtroppo il sistema è alimentato a gas. Io opterei per l'elettrico FV che alimenta la pompa di calore integrando, quando necessario (ore serali e in caso di maltempo), con il prelievo dalla rete. Questo mi richiede un potenziamento del fotovoltaico che sto analizzando, però questa soluzione la vedo facilmente realizzabile e con costi di installazione inferiori rispetto a quella del riscaldamento a pavimento con conseguente coibentazione.
L'impianto FV lo posso installare su un terreno in posizione dominante che riceve luce dal mattino all'alba fino alle 16.00 circa (in Inverno), si tratta di valutare la potenza da installare (9 Kw è un'ipotesi realistica) e che vantaggio avrei rendendo i pannelli orientabili rispetto a quelli fissi.
A suo tempo, per curiosita', avevo fatto un calcolo di quanta potenza termica serviva per il mio appartamento, situato in Lombardia, 90 metri quadri ed avevo trovato 9.3 KW, dai consumi di gas rilevati il conto quadra. Ho una caldaia a condensazione potenza 18 KW, logicamente la sovra potenza, non avendo accumuli, serve per avere l'acqua calda in modo istantaneo. Il problema con la pompa di calore non sussiste in quanto e' d'obbligo avere un accumulatore dimensionato in base alle esigenze familiari. Quindi in teoria supponendo di avere una pompa di calore con un COP = 2.8, la potenza elettrica necessaria sarebbe 9.3 / 2.8 = 3.3 KW, calcolo spannometrico ma credo non si discosti molto dalla realta'! :)
Con 6 KW minimo sul tetto ed una bel accumulo Tesla ce la potresti fare senza scomodare troppo l'Enel!
 

TETRASTORE

Utente Senior
Professione: Founder di TETRAPOWER SRL
Software: Solid Edge
Regione: Emilia Romagna
Quindi in teoria supponendo di avere una pompa di calore con un COP = 2.8, la potenza elettrica necessaria sarebbe 9.3 / 2.8 = 3.3 KW, calcolo spannometrico ma credo non si discosti molto dalla realta'! :)
Con 6 KW minimo sul tetto ed una bel accumulo Tesla ce la potresti fare senza scomodare troppo l'Enel!
Grazie Pietro, questo mi conforta. :)
 

Vittorio

Utente Standard
Professione: progettista
Software: CatiaV5-6R29 HyperMill_2022.1
Regione: Lombardia
ciao @PIETRO2002 e @TETRASTORE .
Ho letto con attenzione i vostri post e vi ringrazio per il vostro contributo interessante.
Sto facendo anch'io delle ricerche per abbattere i costi energetici cercando alternative . Anni fa ho inserito un camino a pellet ad alta efficienza il quale mi ha dato una mano sui risparmi.
Aime... il pellet ha avuto degli aumenti ingiustificati e dal prezzo medio di €4.5 per un sacco di 15Kg
oggi è schizzato a €9.90 (2 ore fa a Leroy Merlin).
Con questi costi.. credo che non sia più conveniente utilizzare questa fonte rinnovabile e tra virgolette ecologica.
Quindi tra le mie varie ricerche mi sono soffermato su riscaldamento ad infrarossi.
Vi allego il link e se potete trovare un po' di tempo per leggere ,mi piacerebbe sentire il vostro parere.
Vi ringrazio
riscaldamento_infrarossi
ciao
 
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ceschi1959

Utente Standard
Professione: progettista
Software: UG 11 - NX22012 TC13.3
Regione: veneto
ciao @PIETRO2002 e @TETRASTORE .
Ho letto con attenzione i vostri post e vi ringrazio per il vostro contributo interessante.
Sto facendo anch'io delle ricerche per abbattere i costi energetici cercando alternative . Anni fa ho inserito un camino a pellet ad alta efficienza il quale mi ha dato una mano sui risparmi.
Aime... il pellet ha avuto degli aumenti ingiustificati e dal prezzo medio di €4.5 per un sacco di 15Kg
oggi è schizzato a €9.90 (2 ore fa a Leroy Merlin).
Con questi costi.. credo che non sia più conveniente utilizzare questa fonte rinnovabile e tra virgolette ecologica.
Quindi tra le mie varie ricerche mi sono soffermato su riscaldamento ad infrarossi.
Vi allego il link e se potete trovare un po' di tempo per leggere ,mi piacerebbe sentire il vostro parere.
Vi ringrazio
riscaldamento_infrarossi
ciao
Ho letto quanto riportato nel link e mi sorgono alcuni dubbi perchè mi sembrano numeri buttati a caso, dove dice, infatti "I pannelli Celsius e Fahrenheit si differenziano da altri sistemi e tra loro soprattutto per una questione di rendimento e di conseguenza di prezzo: i pannelli della linea Celsius sono i più performanti con una resa (misurata in Kcal prodotte) di circa 8 volte rispetto ad altri pannelli ad infrarossi e circa il 30% in più rispetto alla linea Fahrenheit." (a parte il fastidio di vedere scritto Kcal con la k maiuscola) mi sembrano numeri da imbonitore.
Scrive inoltre "La tecnologia di ultra-rendimento del pannello Celsius CP1/A permette con 550 Wh di raggiungere un rendimento di 3650 Kcal." da quando in qua il rendimento si misura in kcal?
Riporto di seguito alcune frasi di una bella tesi di laurea (https://www.politesi.polimi.it/bits...re la potenza termica dei corpi scaldanti.pdf)
Capitolo 1
Utilizzo di radiatori in impianti a bassa temperatura
1.1 Introduzione
La quantità di energia termica richiesta per riscaldare un locale dipende esclusivamente dalle sue caratteristiche costruttive, cioè dal suo grado di isolamento rispetto all’esterno o ai locali ad esso confinanti; tale quantità di energia è la stessa qualunque sistema di emissione si decida di installare.
 

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
Software: INVENTOR
Regione: LOMBARDIA
Non avevo mai visto questo tipo di riscaldamento, la cosa mi sembra interessante, se i numeri che pubblicano sono veri, sarebbe bello installare un elemento e verificare i reali consumi ed il "benessere" che questi pannelli danno nel loro funzionamento.
Sarebbe interessante avere il contributo di qualcuno che gia' li ha in casa!
Logicamente, le condizioni necessarie sono quelle di avere un impianto fotovoltaico con relativo accumulo per potere alimentare tali pannelli.
Se si deve prelevare tutto dalle rete elettrica nazionale, penso che il gioco non valga la candela.
Di bello vi e' la semplicita' di installazione!
A differenza delle pompe di calore, con questo tipo di riscaldamento rimane comunque scoperta la quantita' di calore che e' necessaria per l'acqua sanitaria, che dovra' essere ottenuta o tramite boiler elettrico o tramite caldaietta a gas...
Da quanto ho letto, per avere un buon rendimento, la casa deve essere essere ben coibentata.
Valutati gli aspetti tecnici, si deve poi vedere la convenienza economica rispetto alle diverse soluzioni!
 

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
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Regione: LOMBARDIA
Leggendo un po' in giro, come consumi di un sistema ad infrarossi, parlano che servono circa 60 Watt al metro quadro, esempio di casa non molto isolata e altezza soffitto di 2.8 metri.
Quindi se la tua casa e' di 90 metri quadri, ti servono 5.4 KW.
A questa potenza va aggiunto quanto ti serve per l'acqua calda dei sanitari e la potenza per i normali elettrodomestici.
Se non vuoi dare troppi soldi all'Enel, significa avere sul tetto un minimo di 10 / 12 KW di fotovoltaico e relative batterie di accumulo che possono sopperire nelle giornate di poco sole...
Conti della "serva" , come si dice, ma per avere un' idea di massima :)
 

Vittorio

Utente Standard
Professione: progettista
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Regione: Lombardia
Ok, resta inteso che avere una casa termicamente isolata è fondamentale e ha dei benefici palesi.
Accantoniamo ,per un attimo, anche il costo attuale per l'energia elettrica.

Non sono un termotecnico e quindi sono un asino in materia, però mi sembra di capire che i raggi infrarossi non scaldano l'aria ma solo gli oggetti colpiti, come del resto fa il nostro Sole.

Se si misura la temperatura dell'aria in un bosco è identica a quella che troviamo in un piazzale assolato. La sensazione di caldo è trasmessa dal cemento del piazzale colpito dagli infrarossi.

A quanto pare l'aria è immune al riscaldamento degli infrarossi mentre gli oggetti colpiti : pareti,mobili , divani, persone ecc. ecc si riscaldano e danno la sensazione di benessere termico.

Curiosando su Youtube poi ho trovato questi video che parlano dei pannelli celsius
Se c'è qualche esperto con la pazienza/voglia di vederli e di trarre delle conclusioni serie mi sarebbe di aiuto per capire se sono imbonitori o gente seria.

Però nella mia ignoranza in materia, una considerazione l'ho fatta:

L'ingegnere dei video poteva fare una prova molto semplice, ovvero accendere il pannello e rivolgerlo verso il pubblico per dimostrare l'efficacia, ma non l'ha fatto :unsure:.

vi allego i video

video1
video2
video3


PS:
se la discussione prosegue.. forse è meglio dare un altro nome perchè stiamo trattando un argomento che non c'entra nulla con il titolo originale e non saprei come fare
 
Ultima modifica:

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
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Ok, resta inteso che avere una casa termicamente isolata è fondamentale e ha dei benefici palesi.
Accantoniamo ,per un attimo, anche il costo attuale per l'energia elettrica.

Non sono un termotecnico e quindi sono un asino in materia, però mi sembra di capire che i raggi infrarossi non scaldano l'aria ma solo gli oggetti colpiti, come del resto fa il nostro Sole.

Se si misura la temperatura dell'aria in un bosco è identica a quella che troviamo in un piazzale assolato. La sensazione di caldo è trasmessa dal cemento del piazzale colpito dagli infrarossi.

A quanto pare l'aria è immune al riscaldamento degli infrarossi mentre gli oggetti colpiti : pareti,mobili , divani, persone ecc. ecc si riscaldano e danno la sensazione di benessere termico.

Curiosando su Youtube poi ho trovato questi video che parlano dei pannelli celsius
Se c'è qualche esperto con la pazienza/voglia di vederli e di trarre delle conclusioni serie mi sarebbe di aiuto per capire se sono imbonitori o gente seria.

Però nella mia ignoranza in materia, una considerazione l'ho fatta:

L'ingegnere dei video poteva fare una prova molto semplice, ovvero accendere il pannello e rivolgerlo verso il pubblico per dimostrare l'efficacia, ma non l'ha fatto :unsure:.

vi allego i video

video1
video2
video3


PS:
se la discussione prosegue.. forse è meglio dare un altro nome perchè stiamo trattando un argomento che non c'entra nulla con il titolo originale e non saprei come fare
Si anch'io ho capito che il funzionamento sia quello, estremizzando, ogni pannello lo si puo' paragonare ad un piccolo sole che irraggia quello che ha intorno.
 

PIETRO2002

Utente Junior
Professione: PROGETTISTA MECCANICO
Software: INVENTOR
Regione: LOMBARDIA
Se puo' essere utile, per inquadrare il problema, allego uno stralcio ricavato dal sito Eco-Network:

Se consideriamo le classi energetiche di una casa di 100 mq, per le abitazioni di classe energetica A+, A e B, l’impianto ad infrarossi è migliore del sistema radiante a pavimento con pompa di calore aria-acqua. Hanno gli stessi risultati i pannelli a infrarossi e sistemi radianti con pompa di calore aria-acqua per classi C e D, mentre per le case di classe inferiore, E, F e G il sistema di riscaldamento che consuma meno energia è la pompa di calore aria-acqua.
 

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