I temi sono diversi e complessi.
Provo a sintetizzare il mio punto di vista su alcuni argomenti:
- L'insegnamento universitario in lingua Inglese presenta notevoli criticità a mio parere.
In primis le capacità didattiche del docente in una lingua che spesso non padroneggia bene. Esprimere concetti complessi, dovendo rispondere a domande specifiche e dovendo spesso riformulare uno stesso concetto con espressioni diverse non è così semplice nemmeno nella nostra lingua madre.
Lato studente non trascurerei la difficoltà di non conoscere a priori i termini tecnici propri di ogni disciplina, le materie universitarie sono eterogenee e per mia esperienza molti termini tecnici anche in Italiano li ho sentiti per la prima volta (a volte anche l'ultima) in aula. L'acquisizione della terminologia propria di un certo ambito credo si costruisca con l'esperienza, anche perchè ogni settore sviluppa un suo slang con termini utilizzati "per prassi" con un determinato significato solo in quell'ambito.
Per concludere credo sia giusto avere accesso ad insegnamenti in lingua Inglese a patto che chi si occupa di didattica sia in grado di sviluppare una proposta di livello adeguato e che i corsi principali di ogni indirizzo di studio siano fruibili a scelta anche nella lingua madre.
- Sul tema più generale della comprensione di testi in Italiano la situazione è molto variegata e diversificata non solo per aree geografiche ma per singola classe e quasi per singolo studente.
Non credo il problema sia l'impostazione dei programmi didattici o le ore di materie umanistiche vs scientifiche ma la qualità che si riesce ad esprimere in queste ore. Mi ritengo fortunato ad avere avuto insegnanti che fin dall'asilo abbiamo coinvolto i loro studenti nella lettura lasciandomi spesso libero di leggere quello che preferivo, cercando di propormi letture di stili, epoche ed autori molto differenti.
Lo stile comunicativo moderno certo non aiuta, cito Caparezza per alleggerire un po' il post
Van Gogh, mica quel tizio là, ma uno che alla tua età libri di Emile Zola
Shakespeare nelle corde
Dickens nelle corde
Tu, leggi manuali di DVD Recorder
Lui, trecento lettere, letteratura fine
Tu, centosessanta caratteri, due faccine, fine
Lui, London, Paris, Anvers
Tu, megastore, iper, multiplex
Lui, distante ma sa tutto del fratello Teo
Tu, convivi e non sai nulla del fratello Tuo
Lui a piedi per i campi, lo stimola
Tu, rinchiuso con i crampi sul Tapis Roulant
Discorso analogo vale per le materie scientifiche, spesso ostiche perchè proposte in modo noioso. Ricorderò sempre come una delle cose più divertenti fatte alle medie la soluzione delle moltiplicazioni con metodo grafico, non saprei più utilizzarlo ma non dimenticherò mai quanto fosse stata interessante e divertente quella spiegazione.