gfrank
Moderatore
- Professione: Libero professionista
- Software: Vari
- Regione: Lombardia
Prezzari BIM: il Comune di Milano è il primo a cogliere le opportunità offerte dalla metodologia BIM per la gestione economica informativa
Il nuovo Codice degli appalti (art. 23 c. 16) pone in capo a Regioni ed altri enti pubblici l’obbligo di provvedere ogni anno all’aggiornamento dei prezzari regionali di riferimento per la realizzazione di interventi pubblici.
Si tratta di una interessante opportunità: la possibilità di introdurre all’interno dei prezzari nuove informazioni che consentano di sfruttare i vantaggi della metodologia BIM, senza stravolgere le abituali modalità di utilizzo da parte dei tecnici italiani.
Il Comune di Milano ha colto tempestivamente tale opportunità, predisponendo e pubblicando, oltre al classico Listino Prezzi 2018, un estratto di voci pilota corredate da appositi “tag” denominati #TagBIM.
Cosa sono i Prezzari BIM e perché usare gli #TagBIM?
I Prezzari BIM sono prezzari specificamente realizzati secondo le esigenze della modellazione virtuale.
Già in altri articoli abbiamo sottolineato l’importanza di strumenti che consentano una sicura comunicazione tra modelli BIM afferenti distinte discipline; si è anche detto come garanzia di questa sicura comunicazione non è sufficiente solo l’interoperabilità di un formato non proprietario quale è l’IFC. Occorre anche definire un “dizionario” comune che descriva oggetti ed entità in maniera univoca e chiara per tutti. A tale scopo la strada generalmente intrapresa, è stata quella di utilizzare classificazioni e codificazioni di prodotti per l’edilizia, numerosi e disponibili anche in ambito internazionale (UNIFORMAT, UNICLASS, MASTERFORMAT, ecc.).
Si tratta tuttavia di una modalità operativa superata.
Oggi ci si rivolge a sistemi di gestione e controllo degli attributi informativi che caratterizzano ciascun oggetto. In altri termini, il dato prestazionale, che caratterizza intrinsecamente ciascuna entità utilizzata all’interno di qualsiasi modello (e che ogni tecnico ha ben presente in quanto requisito progettuale), diventa criterio ordinativo ed individuativo, grazie alle moderne tecniche di programmazione.
Ed è anche questa la direzione seguita in sede UNI nel gruppo di lavoro che sta completando la redazione della UNI 11337-2, una delle sezioni della norma italiana di riferimento per l’applicazione della metodologia BIM.
Questa direzione ha portato ad individuare una strada operativa molto semplice da realizzare, che non sovverte le normali modalità di redazione dei prezzari oggi utilizzate né richiede modifiche alle strutture informatiche dei software presenti sul mercato: dunque un sistema semplice, efficiente e di rapida adozione, che favorisca sempre più la diffusione di metodi e strumenti BIM.
Si tratta in definitiva di ripensare le voci di elenco prezzo, corredandole con opportune caratteristiche prestazionali che facciano riferimento alle entità cui la voce fa riferimento.
Se, ad esempio, ci troviamo di fronte a una muratura, oltre a descriverne il materiale e la geometria, risulterà utile inserire caratteristiche prestazionali, quali: conduttanza termica, resistenza a compressione, classe di reazione al fuoco, classe di resistenza al fuoco, ecc.
In questo modo diventa possibile trasmettere il dato informativo da uno specialismo all’altro, nella gestione informativa economica, in modo certo, sicuro e veloce.
Prezzari BIM: il primo è del Comune di Milano
Il Comune di Milano ha colto tempestivamente le nuove opportunità, pubblicando il nuovo Listino Prezzi per l’anno 2018 con una serie di voci pilota dotati di #TagBIM, al fine di “favorire l’integrazione del Listino Prezzi con i software più utilizzati per la progettazione e modellazione digitale (BIM), a titolo sperimentale in questa edizione del Listino Prezzi viene introdotta, per un numero limitato di voci, una metodologia di codifica proposta anche in sede di elaborazione della norma UNI 11337, con ulteriore file Listino Prezzi 2018 XML con #TagBIM.”
Cosa sono gli #TagBIM
Gli #TagBIM sono stringhe alfanumeriche strutturate contenenti attributi (#Tag) che consentono di individuare univocamente una voce di elenco prezzi.
Si tratta di “taggare” i prodotti da costruzione (dando evidenza delle proprietà maggiormente caratterizzanti) presenti in qualsiasi prezzario, ma anche caratterizzanti qualsiasi oggetto presente in ogni modello BIM: in questo modo diviene semplice realizzare l’immediata corrispondenza tra gli oggetti presenti in un modello BIM e quelli elencati in un qualsiasi prezzario italiano.
Sinteticamente potremo dire che utilizzando una stringa #TagBIM abbiamo numerosi vantaggi:
Fonte : Acca Biblus BIM
Il nuovo Codice degli appalti (art. 23 c. 16) pone in capo a Regioni ed altri enti pubblici l’obbligo di provvedere ogni anno all’aggiornamento dei prezzari regionali di riferimento per la realizzazione di interventi pubblici.
Si tratta di una interessante opportunità: la possibilità di introdurre all’interno dei prezzari nuove informazioni che consentano di sfruttare i vantaggi della metodologia BIM, senza stravolgere le abituali modalità di utilizzo da parte dei tecnici italiani.
Il Comune di Milano ha colto tempestivamente tale opportunità, predisponendo e pubblicando, oltre al classico Listino Prezzi 2018, un estratto di voci pilota corredate da appositi “tag” denominati #TagBIM.
Cosa sono i Prezzari BIM e perché usare gli #TagBIM?
I Prezzari BIM sono prezzari specificamente realizzati secondo le esigenze della modellazione virtuale.
Già in altri articoli abbiamo sottolineato l’importanza di strumenti che consentano una sicura comunicazione tra modelli BIM afferenti distinte discipline; si è anche detto come garanzia di questa sicura comunicazione non è sufficiente solo l’interoperabilità di un formato non proprietario quale è l’IFC. Occorre anche definire un “dizionario” comune che descriva oggetti ed entità in maniera univoca e chiara per tutti. A tale scopo la strada generalmente intrapresa, è stata quella di utilizzare classificazioni e codificazioni di prodotti per l’edilizia, numerosi e disponibili anche in ambito internazionale (UNIFORMAT, UNICLASS, MASTERFORMAT, ecc.).
Si tratta tuttavia di una modalità operativa superata.
Oggi ci si rivolge a sistemi di gestione e controllo degli attributi informativi che caratterizzano ciascun oggetto. In altri termini, il dato prestazionale, che caratterizza intrinsecamente ciascuna entità utilizzata all’interno di qualsiasi modello (e che ogni tecnico ha ben presente in quanto requisito progettuale), diventa criterio ordinativo ed individuativo, grazie alle moderne tecniche di programmazione.
Ed è anche questa la direzione seguita in sede UNI nel gruppo di lavoro che sta completando la redazione della UNI 11337-2, una delle sezioni della norma italiana di riferimento per l’applicazione della metodologia BIM.
Questa direzione ha portato ad individuare una strada operativa molto semplice da realizzare, che non sovverte le normali modalità di redazione dei prezzari oggi utilizzate né richiede modifiche alle strutture informatiche dei software presenti sul mercato: dunque un sistema semplice, efficiente e di rapida adozione, che favorisca sempre più la diffusione di metodi e strumenti BIM.
Si tratta in definitiva di ripensare le voci di elenco prezzo, corredandole con opportune caratteristiche prestazionali che facciano riferimento alle entità cui la voce fa riferimento.
Se, ad esempio, ci troviamo di fronte a una muratura, oltre a descriverne il materiale e la geometria, risulterà utile inserire caratteristiche prestazionali, quali: conduttanza termica, resistenza a compressione, classe di reazione al fuoco, classe di resistenza al fuoco, ecc.
In questo modo diventa possibile trasmettere il dato informativo da uno specialismo all’altro, nella gestione informativa economica, in modo certo, sicuro e veloce.
Prezzari BIM: il primo è del Comune di Milano
Il Comune di Milano ha colto tempestivamente le nuove opportunità, pubblicando il nuovo Listino Prezzi per l’anno 2018 con una serie di voci pilota dotati di #TagBIM, al fine di “favorire l’integrazione del Listino Prezzi con i software più utilizzati per la progettazione e modellazione digitale (BIM), a titolo sperimentale in questa edizione del Listino Prezzi viene introdotta, per un numero limitato di voci, una metodologia di codifica proposta anche in sede di elaborazione della norma UNI 11337, con ulteriore file Listino Prezzi 2018 XML con #TagBIM.”
Cosa sono gli #TagBIM
Gli #TagBIM sono stringhe alfanumeriche strutturate contenenti attributi (#Tag) che consentono di individuare univocamente una voce di elenco prezzi.
Si tratta di “taggare” i prodotti da costruzione (dando evidenza delle proprietà maggiormente caratterizzanti) presenti in qualsiasi prezzario, ma anche caratterizzanti qualsiasi oggetto presente in ogni modello BIM: in questo modo diviene semplice realizzare l’immediata corrispondenza tra gli oggetti presenti in un modello BIM e quelli elencati in un qualsiasi prezzario italiano.
Sinteticamente potremo dire che utilizzando una stringa #TagBIM abbiamo numerosi vantaggi:
- è un formato aperto, può essere scritta con un qualsiasi editor di testi, e può essere letta e facilmente interpretata sia dal computer che dall’uomo
- può essere memorizzata in un qualsiasi DB (anche non SQL) e gestita facilmente da qualsiasi software
- è estremamente flessibile e scalabile (non necessita di strutture predefinite e rigide)
- offre modalità di ricerca e indicizzazione molto moderne con l’uso degli #Tag (vedi Google, Facebook, ecc.)
- è facilmente integrabile in qualsiasi PREZZARIO senza la necessità di ‘rivoluzioni’ degli attuali usi e consuetudini, e nello stesso tempo è un potente strumento di ‘evoluzione’ dei dati verso il mondo BIM
Fonte : Acca Biblus BIM