Ho rivisto i disegni anche con l'aiuto del docente.
Grazie mille a tutti quanti per l'aiuto!
Sicuramente ce ancora molto da vedere e da capire, per le guarnizioni a labbro mi sono mosso seguendo gli schemi di montaggio del manuale SKF che si trova in rete.
Non ci sono più i due tappi, ma un solo anello che fa anche da rasamento per il cuscinetto.
Via le viti TSP
Aggiunto un lamierino che tiene li dove è la guarnizione.
Il supporto e l'albero non sono cambiati molto eccetto per i diametri di partenza dei grezzi che sono reperibili (o almeno sui cataloghi che ho consultato ci sono).
Innanzitutto complimenti a te per il lavoro, ed anche a chi te l'ha fatto fare. Probabilmente ti tornerà più utile di tanti altri esami.
Ti dico la mia solo per quel riguarda l'albero, da punto di vista di realizzazione tecnologica, perché sugli altri punti c'è gente nel forum molto più ferrata di me
Prima cosa che mi lascia un po' interdetto: la lunghezza totale 200. O mi quoti anche la lunghezza del diametro
Ø35 oppure mi togli la quota 200 come quota di riferimento.
Lavorare un qualsiasi componente cilindrico senza la spinta della contropunta è complicato.
Assenza di fori da centro: un particolare del genere verrebbe lavorato molto più facilmente con 2 fori da centro (preferibilmente tipo B) alle 2 estremità.
Tolleranze sui diametri: è poco credibile impostare tolleranze di 1 centesimo e poi associarci rugosità
Ra1,6 o addirittura
Ra3,2
Poi, chiariamoci, lo vedo fare da 1000 progettisti e disegnatori anche delle più blasonate case automobilistiche, ma una tolleranza del genere, quando parliamo di produzione in serie, io la faccio di rettifica. E rettificando, la rugosità che ottengo è ben inferiore (in genere si ottengono parametri inferiori ad
Ra 1,2 )
Tolleranza di concentricità/coassialità:
opinione prettamente personale: se si può, evitala come la peste. È una delle peggiori tolleranze geometriche che si possano applicare in un disegno tecnico. Nelle varie officine tutti hanno la loro interpretazione su come si misuri, nel 99% dei casi completamente sbagliate. La realtà è che è monitorabile solo da uno macchinario di misura (a scansione/contatto/o CMM), con ovvi costi derivati.
Metti oscillazione radiale, e portala a casa. Tanto, nella stragrande maggioranza dei casi sarà comunque il metodo che useranno per controllare il pezzo in produzione: pezzo su contropunte (o supporti a V), comparatore, e rotazione del pezzo
Sedi linguette: quotate da manuale. Ma stai sicuro che per controllarne la profondità, la si quoterà dal centro del pezzo.
Idem per la quotatura della loro lunghezza: va benissimo per creare la geometria di lavorazione, ma per controllarla andranno sempre a verificare che sia lunga 22 e che disti 3 dal piano di testa.
Tieni conto poi che ti ritroverai con dei raggi di raccordo tra i fianchi ed il piano di fondo (per mia esperienza R 0,2 ÷ 0,6 in base al tipo di utensile)
Trattamento termico: manca la profondità efficace di trattamento. Per 60HRC direi 0,4÷0,6mm
Se vuoi cementare il pezzo puoi usare tranquillamente la sigla CTR (Cementazione Tempra Rinvenimento) o CTRS (CTR Sabbiatura). Come ti ha già detto
@PIETRO2002 indicare solo una zona implica che si richieda un pezzo non trattato nelle altre parti, il che costringe chi produrrà il pezzo a proteggere le varie aree con apposite paste anti cementanti con ovvio extracosto (mai visto fare questa operazione se non da un operatore spennellando il pezzo). Volendo potresti fare una vista con 2 tratteggi diversi per le zone dove la durezza è richiesta e dove è ammessa (scelta vista fare da tanti OEM): demandi la scelta al fornitore che sceglierà la più economica (99% trattamento completo di tutte le superfici).
La cementazione in generale non mi piace come trattamento: i pezzi tendono ad allungarsi costringendo a studiare il ciclo produttivo compensando tale allungamento. In questo caso il pezzo è corto e con poca massa. Stessimo parlando di un albero più lungo di 500 e più pesante di 8-10kg lo darei per scontato.
Se dovessi produrli su larga scala, di sicuro la Tempra-Induzione rimane la scelta più economica (tanto più che essendo un pezzo cilindrico si tratterebbe di un impianto di facile realizzazione.