Ciao, il paragone tra Nocciolata ( nome commerciale ) e Nutella ( marchio commerciale ) per quanto mi riguarda è decisamente a favore della prima, con riferimento a quanto non contiene e quanto contiene, chi fosse dolcemente incuriosito trova tutto in rete. E’ qui che trova posto la mia: - ma un conto le cose è raccontarle ed un conto è viverle –
Premetto che ho iniziato ad usare sia SW che INV 9 anni fa, SW lo odio sebbene abbia ripreso ad usarlo correntemente in UT 2 anni fa dopo un breve ma intenso periodo
durato 2 anni durante i quali ho usato INV +TOPINV + D&D QS.
9 anni fa con INV è stato amore a prima vista, complice ACAD, quando posso acquisto corsi on-line principalmente per INV oltre a cercarne ogni sorta di tutorial, per SW curioso quasi quotidianamente in rete, Formame ( si può citare ?? ) fornisce ottimi spunti.
Passo ora all'argomento/domanda di baleritec , cercherò di essere quanto più possibile oggettivo senza tralasciare il mio giudizio che necessariamente sarà soggettivo. ( abbreviazioni: INV >> Inventor, SW Solidworks )
Regole: con INV si seguono, con SW ci e si adegua o meglio le si interpretano.....
Per quanto mi riguarda SW è una sorta free hand, ti lascia fare quasi quel che vuoi, tanto poi in qualche modo ci metti una pezza, INV ti obbliga a ragionare per come è stato pensato, puoi sì fare varianti sul tema, ma poi se fai scelte azzardate ne paghi le conseguenze.
I due moduli non sono assolutamente - praticamente identici – hanno funzionalità/strumenti simili, alcuni comandi sono uguali ma non sono – praticamente identici – fosse anche solo per il fatto che da INV puoi passare/convertire in lamiera un componente precedentemente modellato come solido cos’ come con SW, ma solo con INV puoi partire direttamente nell’ambiente lamiera, scegliere lo spessore ed il materiale senza poi doverti preoccupare di impostare o correggere i parametri lamiera quali raggio di piega ( assunto normalmente pari allo spessore ) o fattore K.
Naturalmente fatto salvo di aver compilato ( procedura estremamente semplice in INV ) o avere un archivio lamiera ( scaricabile senza problemi dalla rete ) completa nelle sue parti, tabella personalizzabile facilmente in quanto i comandi sono semplici ed intuitivi oltre al fatto che possono adattate seguendo equazioni specifiche. Per quanto riguarda SW le tabelle gauge pare siano un segreto militare ed essendo basate su fogli xls non mi pare siano configurabili agevolmente mancando la parte grafica associata all’immissione dei valori numerici. Ma qui sto andando sul fine.
SW da solido puoi passare a lamiera, INV da solido puoi passare a lamiera, puoi iniziare subito in ambiente lamiera, già detto, ( avendo immediatamente a disposizione gli strumenti per la lamiera) da lamiera puoi convertire o riconvertire in solido……
SW flangia del bordo: modifica lineare difficoltosa, modifica profilo/forma della flangia durante la creazione in due passaggi assegnando la forma della geometria come uno schizzo, bello ma non sempre utile in caso di modifiche postume in quanto le dimensioni geometriche non vengono riportate nella tebella delle equazioni.
Se flangia multipla, quini in contemporanea su più bordi la modifica della forma deve essere fatta in seguito per ogni bordo.
INV flangia: modifica lineare intuitiva con interfaccia grafica in tempo reale, possibilità per le operazioni successive di mantenere i parametri della precedente, modifica della forma applicando lavorazioni da schizzo.
In caso di flange multiple in contemporanea possibilità di modifica indipendente per ognuna senza uscire dal comando.
Possibilità di attingere da elenco parametri, fx quelli che in SW si chiamano Equazioni per la modifica sia INV che SW
Per entrambi stessa strategia per posizione e lunghezza/estensione
SW orlo = INV Bordo
INV Giunzione ad angolo = SW Spigoli > spigolo chiuso, presenti altre lavorazioni
SW Interruzione trasversale per diamantature, solo rappresentazione grafica quotabile in tavola, mi piace anche se poi si deve prestare attenzione all’orientamento nella messa in tavola. Nonostante ciò mi piace.
INV non ce l’ha, però si può inserire la piega cosmetica, mi piace di più….
lamiera diamantata
INV Piega ( bend ): funzione che unisce due facce separate. Per me molto utile.
INV Piega ( Fold ) : SW piega da schizzo
SW sfalsamento, interessante funzione che INV non ha: sarà utile ??
SW Fazzoletto di rinforzo > INV Nervatura che però sta in Modello 3d
SW Piegatura con loft > INV Tramoggia + Separazione: è tutta un’altra storia, decisamente meglio rispetto a SW ( si vedano i tutorial in rete per fare una tramoggia con SW e con INV )
SW distendi + piega > INV spiega + ripiega interfaccia intuitiva per entrambi, mi piace di più quella di INV
SW funzione ventola, necessita di uno schizzo > INV Punzone: tutto un altro mondo
Forme punzone archiviabili per descrizione e parametrizzabili a piacere, per me super.
SW Linguetta ed asola: ottimo comando, non facile da apprendere e da gestire con riferimenti esterni bloccati o sbloccati, acquisita la tecnica piacerà anche a voi.
SW Toolbox Vs INV Design assistant, usato con assieme lamiera/lamiera o solido/lamiera, solido/solido: un’altra storia, stupenda storia.
La presenza oltre ai 3 piani anche dei relativi assi sono fondamentali in INV così come la possibilità di abilitare molteplici tipi di filtri geometrici configurabili quindi richiamabili con stringhe di testo, tasti rapidi o combinazione di tasti che possono essere le stesse nei vari ambienti di lavoro al contrario di SW che gestisce solo una lettera o la sequenza di di una lettera + alt, shift oppure crtl che comunque non deve essere usata in altri ambienti.
Ma questo esula dagli strumenti di modellazione lamiera.
Concludendo che dire?? Funzioni simili con nomi diversi, qualcosa in più su uno o in meno sull’altro, sarebbe bello avere tutti quegli strumenti sia in SW che in INV, personalmente preferisco l’ambiente lamiera di INV, fosse anche solo per il fatto che di suo INV ha già il template Lamiera.
Poi naturalmente ci si adegua e succede come quando impari ad andare in bicicletta: non si dimentica più e dopo due pedalate con equilibrio incerto poi si fila diritto.
Certo il modo di pensare è diverso, o deve esserlo, tra i due e come già scritto:
- un conto le cose è raccontarle ed un conto è viverle –
Grazie per la paziente lettura e scusate per la lungaggine.
Ciao