Sei stato chiarissimo e super dettagliato! Ci sarebbe un modo per ricavare i calcoli analitici fatti per ricavare questi parametri? E un'altra domanda: cosa ne pensi dell'attrito in ambiente marino? come effettueresti la lubrificazione del sistema? Ho visto che su internet sono presenti tipologie di grasso idrorepellente, ma non sono sicuro che abbiano lunga durata per sistemi completamente immersi. Gli attriti li hai supposti o c'è delle letteratura dietro?
Grazie ancora e scusami per le infinite domande
L'attrito in ambiente marino non ci ho mai avuto a che fare ma penso sia un problema soprattutto se sei immerso in acqua e se hai alte pressioni attorno.
Se sei in camera isolata non contaminata potresti usare il grasso grafitico. Se invece sei immerso, anche se ha una buona resistenza, ha bisogno di essere aggiunto ogni tanto. Credo che in ambiente marino si usino rivestimenti antiusura e materiali polimerici senza lubrificazione.
Per i coefficienti di attrito usati abbiamo una indicazione riportata su molti libri acciaio su acciaio lubrificati anche se il ventaglio non è così ristretto. La cosa migliore sarebbe usare il piano inclinato e calcolare il coefficiente di attrito....e potresti farlo davvero.
Se vuoi consigli su grassi ti conviene contattare un tecnico rivenditore e spiegarli la tua necessità e sicuramente potrà illuminarti.
Tieni presente che nel mondo delle viti i coefficienti di attrito sono sempre un po'aleatori perché primo distacco non è uguale a quello in movimento, dipende dalla forza che sta agendo e dai materiali che possono creare un fenomeno adesivo atomico tra i grani cristallini di vite e chiocciola.
Se tu usassi una vite a ricircolo di sfere, sarebbe più stabile e più certo il coefficiente di attrito.